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15/05/2014

Agenzia delle Entrate: chiarimenti con la circolare 9/E

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare 9/E del 14/05/2014, fornisce ulteriori chiarimenti sul bonus di 80 euro previsto a partire dal mese di maggio. Tra i beneficiari, specifica l’agenzia, figurano anche i disoccupati che percepiscono l’indennità, i lavoratori iscritti alle liste di mobilità ed i cassa integrati.
L’istituto, inoltre, precisa che le somme percepite a titolo di incremento della produttività, tassate al 10%, non concorrono ai fini del bonus mentre a verifica del limite di 26.000 euro si deve tenere conto dei redditi provenienti dall’affitto di immobili assoggettati a cedolare secca.
Infine, nel caso di lavoratori che hanno lavorato solo una parte dell’anno, il credito va calcolato in base al periodo di lavoro effettivo.
 

13/05/2014

Indice di rivalutazione T.F.R. aggiornato

Attraverso il comunicato ISTAT del 13/05/2014 sono stati rielaborati il coefficiente di rivalutazione valido per il mese di aprile del trattamento di fine rapporto e dei crediti di lavoro, lo stesso risulta pari a 0,710084.
 

12/05/2014

Agenzia delle Entrate nuovo codice per il recupero degli 80 euro

L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione N. 48/E del 7/05/2014 ha istituito il codice tributo “1655”, denominato “Recupero da parte dei sostituti d’imposta delle somme erogate ai sensi dell’articolo 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66”, al fine di consentire ai sostituti d’imposta il recupero delle somme previste dal citato Decreto Legge.
All’atto della compilazione, tale codice trova posto nella sezione “Erario” in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”, con l’indicazione nel campo “rateazione/regione/prov./mese rif.” e nel campo ”anno di riferimento” del mese e dell’anno in cui è avvenuta l’erogazione del beneficio fiscale, rispettivamente nel formato “00MM” e “AAAA”.
 

08/05/2014

DDL Lavoro: via libera al senato

Nella giornata di ieri è stato approvato al senato il maxiemendamento governativo di conversione del decreto legge n. 34 per la disciplina del contratto a termine e di apprendistato.
Per quello che concerne il contratto a termine viene confermata la possibilità di stipula senza indicare le ragioni di carattere tecnico fermo restando il limite di 5 proroghe nell’arco massimo di tempo di 36 mesi. Di contro però viene introdotto un limite quantitativo di contratti a termine che possono essere stipulati, ponendolo al 20% dei contratti a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell’anno di riferimento. Si noti la scelta di eliminare la conversione automatica in rapporto di lavoro a tempo indeterminato, in favore di una comune sanzione, qualora il suddetto limite venga superato.
Per quanto attiene l’ apprendistato ritorna l’obbligo di forma scritta del piano formativo, che deve essere riassunto nel contratto di lavoro. Innalzato a 50 dipendenti il numero oltre il quale l’azienda deve attenersi all’obbligo di stabilizzazione che vieta l’assunzione di nuovi apprendisti, nel limite del 20% del totale dei dipendenti, nel caso in cui non vengano confermati quelli già in essere.
 

06/05/2014

DDL Lavoro da oggi all’esame del senato

Inizia oggi al Senato l’iter dell’esame degli otto emendamenti al DDL di conversione con l’obbiettivo di ripristinare una certa flessibilità ad alcuni punti di cui al D.L. 34/2014, flessibilità venuta meno anche successivamente alle modifiche apportate in fase d’esame alla Camera.
Tra gli otto emendamenti presentati dal Governo il 02/05/2014, che modificano gli artt. 1 e 2, spicca l’emendamento 1.3000, forse il più importante, che propone l’abolizione della conversione automatica a tempo indeterminato in luogo di una sanzione amministrativa qualora sia superato il limite per i contratti a termine.
Si attende la conversione in legge entro il 19 maggio prossimo.
 

05/05/2014

DPCM per la detassazione 2014

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 98 del 29/04/2014 è stato pubblicato il DPCM afferente le modalità di attuazione delle misure sperimentali per l’incremento della produttività del lavoro nel periodo 01/01/2014 – 31/12/2014.
Rientrano nell’agevolazione i titolari di reddito da lavoro dipendente non superiore, nell’anno 2013, ad € 40.000,00 esclusivamente per il settore privato, nel limite massimo di € 3.000,00 lordi percepiti nell’anno 2014.
 

29/04/2014

Decreto Legge 66/2014

Il decreto legge 24 aprile 2014 n. 66 è entrato in vigore in pari data, pertanto, i datori di lavoro che rivestono il ruolo di sostituti d’imposta, erogheranno la quota mensile prevista ai lavoratori dipendenti debitori di imposta.
Con la circolare n. 8 L’Agenzia delle Entrate, visto quanto previsto dall’art. 1 del suddetto decreto, fornisce alcune indicazioni in merito al riconoscimento di un credito ai titolari di redditi da lavoro dipendente ed assimilati la cui imposta lorda sia superiore alle detrazioni spettanti.
L’importo del credito risulta pari ad € 640,00, ripartiti nel corso del 2014 per i mesi da maggio a dicembre, per i possessori di reddito complessivo non superiore a € 24.000,00. In caso di superamento del reddito il credito decresce fino a diventare zero qualora si superino i 26.000,00 euro annuali.
Per i lavoratori domestici, aventi diritto in egual modo al credito di imposta, l’erogazione del credito è regolata diversamente.
Tale categoria di lavoratori, infatti, dovrà attendere la dichiarazione dei redditi, sia con il mod. unico che con il mod. 730, per richiedere il credito in oggetto che osserva le stesse regolamentazioni per la quantificazione del credito previste per i lavoratori dipendenti.
Il rimborso è eseguito direttamente dall’amministrazione finanziaria, ed è automatico, non prevedendo infatti alcuna richiesta specifica da parte del beneficiario.
 

24/04/2014

Decreto Legge 34/2014: Approvata la fiducia alla camera

Nella mattinata di oggi, con 344 voti favorevoli e 184 contrari, la Camera ha votato la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione del disegno di legge di conversione del D.L. n. 34/2014, atto a favorire il rilancio dell'occupazione e alla semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese.
Si attende quindi il passaggio del provvedimento all’esame del senato, provvedimento che andrà a scadere il prossimo 20 maggio.
Il testo approvato, lo ricordiamo, ripristina alcuni vincoli che erano stati eliminati dal decreto legge originario, nello specifico i punti più importanti risultano essere:
·         L’obbligo, nei contratti di apprendistato, di integrare la formazione pubblica con quella aziendale, salvo che la regione ometta di comunicare le modalità entro 45 giorni;
·         L’obbligo, nei contratti di apprendistato, di redigere un piano formativo;
·         La reintroduzione, nei contratti di apprendistato, delle quote di stabilizzazione al 20% per aziende con almeno 30 dipendenti;
·         La sanzione, nei contratti a termine, con la trasformazione a contratto a tempo indeterminato qualora si ecceda il limite del 20% dei contratti.
 

23/04/2014

Decreto Legge 34/2014: Proposte ulteriori modifiche

Nella giornata di ieri in discussione alla Camera il testo in oggetto ha subito nuove modifiche sia per il contratto di apprendistato che per il contratto a termine. Il 24/04/2014 sarà votata la fiducia.
Nel dettaglio il contratto di apprendistato, privato inizialmente dell’obbligo di predisporre un piano formativo, viene rivisto reinserendo tale procedura.  Viene inoltre confermato sia l’obbligo di stabilizzazione nei confronti dei datori di lavoro che occupano almeno 30 dipendenti, sia l’obbligo della formazione pubblica che sarà offerta dalla regione entro 45 giorni dalla comunicazione di assunzione.
Per quanto concerne il contratto a termine viene precisato che:
·          il contratto a termine non necessita di causali;
·          può essere prorogato massimo 5 volte, indipendentemente dal numero dei rinnovi;
·          il numero totale dei contratti non può superare il 20% dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1 gennaio dell’anno di assunzione;
·          tutti i datori di lavoro che hanno in forza fino a 5 dipendenti possono comunque stipulare 1 contratto a termine;
·       nel caso in cui un lavoratore sia assunto oltre il limite percentuale massimo viene considerato, dalla data di assunzione, un lavoratore subordinato   con contratto a tempo indeterminato. Precisando che questa previsione fa riferimento solo ai contratti stipulati dopo l’entrata in vigore del decreto.
 

22/04/2014

Consiglio dei Ministri: Approvate le riduzioni del cuneo fiscale

In data 18/04/2014 è stata approvata la riduzione del cuneo fiscale sia per i lavoratori che per i datori di lavoro.
Il 12 marzo scorso, infatti, era stato anticipato, tra le altre misure, un intervento a favore dei lavoratori dipendenti da 80 euro mensili. C’è da sottolineare però che il testo del provvedimento non è stato ancora reso pubblico, pertanto risulta ancora soggetto a modifiche rendendo di fatto necessario attendere la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale per la definitività delle misure adottate.
 

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